Briciole di pane

Il trattamento e la profilassi

IL TRATTAMENTO E LA PROFILASSI

TORNA ALL'INDICE

 

LA TERAPIA ANTIRETROVIRALE

Attualmente non esiste una cura definitiva in grado di eliminare completamente il virus dall'organismo e che consenta di guarire dall'infezione da HIV, ma possiamo contare su terapie altamente efficaci e tollerabili, i cosiddetti farmaci antiretrovirali (ART, Anti-Retroviral Therapy) che permettono di controllare l'infezione nel lungo periodo, trasformando l'HIV/AIDS in malattia cronica.

Le terapie attualmente disponibili consistono nell'assunzione per bocca di combinazioni di farmaci che, con differenti meccanismi d'azione, hanno l'obiettivo di sopprimere la replicazione di HIV, riducendo la carica virale a livelli non più rilevabili dai test di laboratorio (undetectable).
Le terapie sono tanto più efficaci, quanto prima iniziate. Una volta iniziate, debbono essere assunte in modo regolare e continuo, senza interruzioni.
Per beneficiare appieno dell'efficacia della ART(farmaci antiretrovirali), una volta ricevuta la diagnosi di infezione da HIV, è importante la tempestiva presa in carico da parte di un Centro clinico autorizzato all'assistenza e all'erogazione dei farmaci antiretrovirali (rivolgersi ai Centri Clinici del Lazio), al fine di iniziare il percorso di cura più appropriato.

L'evidenza scientifica ci dice che le persone con infezione da HIV che assumono in modo regolare e continuativo la ART (aderenza alla terapia) hanno una lunga prospettiva di sopravvivenza, simile a quella di una persona che non ha contratto l'HIV, con una buona/ottima qualità di vita.

Inoltre diversi studi, tra cui il più recente studio PARTNER (PARTNER1 2016; PARTNER2 2019), hanno riscontrato che il raggiungimento di una carica virale stabilmente (per almeno sei mesi) non rilevabile rende pressoché nullo (inesistente o insignificante) il rischio di trasmissione sessuale dell'infezione da HIV al/alla proprio/a partner sieronegativo.
Tali risultati hanno indotto la comunità scientifica a ritenere che promuovere l'accesso alla terapia per le persone che vivono con l'HIV, e facilitarne l'aderenza nel tempo, rappresentano veri e propri interventi di sanità pubblica per la prevenzione su larga scala, a livello di popolazione, dell'infezione da HIV. Per saperne di più vai alla pagina sulla Prevenzione.

 

 

LA PROFILASSI POST-ESPOSIZIONE

La PEP (Post-exposure Prophylaxis) è un trattamento farmacologico che ha lo scopo di ridurre la probabilità di contagio dopo una possibile esposizione ad HIV. 
Consiste nell'assunzione di farmaci antiretrovirali per 28 giorni (4 settimane)
Va iniziata il più precocemente possibile dopo l'esposizione, meglio entro 1-4 ore e comunque non oltre le 48 ore.

In caso di una possibile esposizione ad HIV è necessario recarsi quanto prima presso un Centro di Malattie Infettive (rivolgersi ai Centri Clinici del Lazio) o presso il Pronto Soccorso di un Ospedale, dove verrà valutata l'eventuale indicazione all'assunzione della PEP ed intrapreso il percorso appropriato.

La valutazione del rischio e la eventuale prescrizione della PEP e i controlli opportuni dovranno poi essere confermati da uno specialista in malattie infettive (Linee guida terapie antiretrovirali 2017). 
La PEP è efficace nel prevenire l'infezione da HIV, ma non al 100% dei casi. Pertanto, durante l'assunzione della PEP, è comunque necessario prendere precauzioni per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da HIV.
La verifica dell'efficacia della PPE si effettua eseguendo un test HIV di controllo di IV generazione 40 giorni dopo la fine dell'assunzione dei farmaci..

 

LA PROFILASSI PRE-ESPOSIZIONE

La PrEP (Pre-exposure Prophylaxis) consiste nell'assunzione di una combinazione di farmaci antiretrovirali, da parte di persone ad alto rischio di contrarre l'infezione da HIV, prima di una eventuale esposizione al contagio essenzialmente sessuale.

 

QUANDO È INDICATA LA PrEP

Nelle situazioni ad alto rischio di contagio la PrEP si è dimostrata altamente efficace nel prevenire l'infezione dopo esposizione essenzialmente sessuale in numerosi studi clinici controllati e osservazionali che hanno confermato anche l'assenza di rilevanti problematiche di tossicità dei farmaci.
L'efficacia della PrEP nel prevenire l'infezione da HIV è fortemente correlata all'aderenza al trattamento.

La prescrizione e la modalità di assunzione dei farmaci per la PreP devono essere valutate e monitorate da uno specialista in malattie infettive.

È importante sottolineare che nonostante la PrEP costituisca un efficace strumento di riduzione del rischio di contagio da HIV, non previene l'acquisizione di altre malattie sessualmente trasmesse, quali gonorrea, sifilide, infezione da Chlamydia, Herpes genitale o epatiti, per le quali è necessario osservare adeguate misure di prevenzione ed effettuare controlli regolari.
La PreP va pertanto inserita in un percorso, rivolto a persone ad alto rischio, che preveda interventi combinati di prevenzione della trasmissione di HIV.

 

MODALITÀ DI ASSUNZIONE DELLA PrEP

Attualmente esistono due principali modalità di prescrizione della PrEP:

  • quotidiana (ongoing) che consiste nell’assunzione di una compressa al giorno
  • intermittente (on demand) che consiste nell’assunzione di due compresse da 2 a 24 ore prima del rapporto sessuale, seguite da una terza compressa 24 ore dopo le prime due ed infine una quarta a distanza di altre 24 ore.

In ogni caso la profilassi va assunta seguendo le indicazioni del medico specialista.

La prescrizione e la modalità di assunzione devono essere valutate e monitorate da uno specialista in malattie infettive che deciderà quale schema meglio si addice alle circostanze ed al profilo di rischio.

Chi assume la PrEP deve essere seguito da uno specialista infettivologo sia in fase preliminare, per escludere eventuali controindicazioni, sia in corso di terapia, per monitorare eventuali effetti collaterali e la corretta assunzione delle compresse. La visita infettivologica permette anche la valutazione dello stato complessivo di salute in relazione ad altre malattie a trasmissione sessuale. Per tali motivi la PrEP senza controllo medico è sconsigliata. Ad aprile 2023 l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità dei farmaci per la PrEP.