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HIV e AIDS. Cosa sono?

HIV e AIDS: COSA SONO?

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COS'È L'HIV

Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) è un virus che attacca il sistema immunitario, in particolare un tipo di globuli bianchi, i linfociti T CD4+, che giocano un ruolo importante nei meccanismi di difesa dell'organismo dalle infezioni. Una volta avvenuto il contagio, le difese immunitarie si indeboliscono progressivamente e l'organismo diventa suscettibile ad infezioni causate da altri virus, batteri o funghi.

 

GLI STADI DELL'INFEZIONE DA HIV

La storia naturale dell'infezione da HIV, cioè in assenza di trattamento, è caratterizzata da tre stadi di progressione:

  • Stadio 1: l'infezione acuta. Si manifesta, in media, tra le 2 e le 4 settimane dopo il contagio ed è caratterizzata da sintomi aspecifici comuni a quelli di altre infezioni, della durata di giorni, talvolta settimane. Può anche essere del tutto asintomatica o passare inosservata. Questa è la fase più contagiosa dell'infezione perché è in circolo una grande quantità di virus.
  • Stadio 2: la fase di latenza clinica. È la fase in cui si instaura l'infezione cronica. Può durare anni ed essere caratterizzata da assenza di sintomi e apparente stato di benessere. Tuttavia, se non viene intrapreso il trattamento, il progressivo indebolimento del sistema immunitario determina la comparsa di segni e sintomi ad esso correlati.
  • Stadio 3: la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). È una fase caratterizzata dal grave deficit delle difese immunitarie, causato dalla distruzione dei linfociti T CD4+ da parte del virus HIV, per cui l'organismo non è più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie causate da altri virus, batteri e funghi.

I farmaci per il trattamento dell'infezione, noti come farmaci antiretrovirali, possono essere assunti in qualunque stadio di malattia e aiutano a prevenire o rallentare la progressione dell'infezione da uno stadio all'altro, fino a stabilizzarla nel lungo periodo, trasformandola in malattia cronica. È comprovato che la terapia è tanto più efficace, quanto più tempestivamente iniziata.
 

COSA VUOL DIRE ESSERE SIEROPOSITIVO

Con questo termine si indica la presenza di anticorpi specifici per HIV nel sangue che indica che la persona ha contratto l'infezione: essere sieropositivi significa quindi aver contratto l'infezione da HIV.
La sieropositività può essere diagnosticata effettuando il test HIV.
 

COS'È L'AIDS

AIDS sta per Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita. Rappresenta lo stadio clinico avanzato dell'infezione da HIV che può manifestarsi anche dopo diversi anni dal contagio dell'infezione, quando, a causa del calo dei linfociti CD4+, il sistema immunitario non è più in grado di combattere anche infezioni che normalmente non sarebbero causa di malattia (infezioni/malattie opportunistiche).  

Anche iniziando la terapia in questa fase è possibile arrestare il decorso della malattia bloccando la replicazione del virus e consentendo di ottenere un miglioramento delle difese immunitarie. In questi casi però l'efficacia del trattamento è inferiore rispetto a quella di una terapia iniziata in fase asintomatica o comunque in fase pre-AIDS.

HIV e COVID

Le persone con infezione da HIV, o a rischio, sono state coinvolte al pari della popolazione generale dalla pandemia da SARS-CoV-2, il virus responsabile della infezione e malattia denominata COVID-19. Secondo gli studi fin qui condotti, un rischio più elevato di esiti gravi o di mortalità nelle persone con HIV colpite dal COVID, è dovuto ad un’infezione da HIV non controllata dalle terapie ed uno stato di compromissione avanzato del sistema immunitario (CD4<350).

Per tale motivo l’infezione da HIV con compromissione immunitaria è di per sé una condizione per la quale è specificamente raccomandata la vaccinazione anti-SARS-CoV2 e le successive dosi di richiamo secondo le schedule vaccinali raccomandate.

Per lo stesso motivo l’infezione da HIV non controllata dalla terapia è una indicazione all’utilizzo precoce dei farmaci antivirali o monoclonali in caso di diagnosi di COVID-19.

Le persone con HIV in buona salute, con un numero di CD4 maggiore di 500 e con carica virale soppressa dalle terapie, sembrano avere lo stesso rischio di sviluppare forme gravi della malattia, rispetto alla popolazione generale. Come nella popolazione generale però la presenza di comorbidità aggiuntive (ad es. ipertensione, malattie cardiovascolari, patologie polmonari croniche, obesità e diabete) e l’età avanzata (oltre i 60 anni) sono altri riconosciuti fattori di rischio.

È pertanto opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia, medico di medicina generale e/o specialista del centro clinico presso cui si è assistiti per ricevere le indicazioni più appropriate.

PER APPROFONDIRE:

Nel 2021, s sono state riportate 1.770 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 3,0 nuovi casi per 100.000 residenti. Si sottolinea che i dati relativi al 2020 hanno risentito dell’emergenza COVID-19.
L’incidenza osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media stimata tra le nazioni dell’Unione Europea (4,3 nuovi casi per 100.000). Dal 2018 si osserva una evidente diminuzione dei casi per tutte le modalità di trasmissione.
Nel 2021, la proporzione di nuovi casi attribuibile a trasmissione eterosessuale era 44% (27,2% maschi e 16,8% femmine), quella in maschi che fanno sesso con maschi 39,5% e quella attribuibile a persone che usano sostanze stupefacenti 4,2%.
Il Registro Nazionale AIDS, attivo dal 1982, nel 2021 ha ricevuto 382 segnalazioni di nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100.000 residenti. L’83% dei casi di AIDS segnalati nel 2021 era costituito da persone che hanno scoperto di essere HIV positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di AIDS.

Fonte: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3279_allegato.pdf

Nella Regione Lazio, nel 2021 sono state segnalate 324 nuove diagnosi di infezione da HIV da parte dei centri clinici, di cui 300 residenti nella regione. L’incidenza nella regione è pari a 5,4 nuovi casi per 100.000 residenti (Rapporto ISTISAN 2021) con un leggero aumento rispetto al 2020 (3,6 nuovi casi per 100.000 residenti) ma in leggera diminuzione rispetto all’anno 2019 (3,6 nuovi casi per 100.000 residenti).
Dei 324 nuovi casi segnalati nel 2021, 279 (86%) erano maschi.
L'età mediana è di 41 anni per i maschi e 42 per le femmine. Il 56% ha tra i 25 e 44 anni, il 2,8% ha una età compresa tra i 15 e 24 anni, mentre il 17% è over 54 anni.
  • Nell'area metropolitana di Roma si osserva il tasso più elevato di incidenza (7,6 per 100,000 residenti).
  • La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti. In particolare il 59,9% dei casi è stato segnalato in uomini che riferivano rapporti con uomini (MSM), il 23,7% in uomini che riferivano rapporti con donne (Etero-M) e il 13,7% in donne che riferivano rapporti con uomini (Etero-F) e per il 2,7% la trasmissione era attribuibile all’uso di sostanze per via endovenosa (IDU), infine, il 19% dei casi è rappresentato dai missing.
  • Nel biennio 2020-21 sono stati diagnosticati 147 nuovi casi di AIDS a livello regionale.

FONTE: SERESMI-CRRAIDS-COA