Briciole di pane

Contributo per acquisto di latte artificiale

CONTRIBUTO A RIMBORSO PER L’ACQUISTO DI SOSTITUTIVI DEL LATTE MATERNO (FORMULE PER LATTANTI) PER IL 2023 PER LE DONNE CHE NON POSSONO ALLATTARE A CAUSA DI SPECIFICHE PATOLOGIE


CHI PUÒ ACCEDERE AL CONTRIBUTO A RIMBORSO

Possono accedere al contributo a rimborso per l’acquisto di sostituti del latte materno (formule per lattanti), per i primi 6 mesi di vita del neonato, le donne che per ragioni di salute non possono allattare. Le patologie (permanenti o temporanee) per cui si può richiedere il contributo sono:

permanenti

  • infezione da HTLV1 e 2;
  • sindrome di Sheehan;
  • alattogenesi ereditaria;
  • ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
  • mastectomia bilaterale;
  • morte materna.

temporanee (da sottoporre a verifica mensile)

  • infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
  • infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
  • infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
  • lesione luetica sul seno;
  • tubercolosi bacillifera non trattata;
  • mastite tubercolare;
  • infezione da virus varicella zooster;
  • esecuzione di scintigrafia;
  • assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
  • assunzione di droghe (escluso il metadone);
  • alcolismo.

POSSONO FARNE RICHIESTA LE DONNE:

  • residenti o domiciliate nel Lazio
  • straniere e apolidi domiciliate o aventi stabile dimora nel Lazio
  • con indicatore ISEE non superiore a € 30.000

Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni all’acquisto di latte per altre patologie.

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Il rimborso massimo ottenibile è di € 400 annui per neonato non oltre il sesto mese di vita. La ASL determinerà l’importo effettivo in base alle richieste che saranno presentate poiché non sono previste risorse aggiuntive al finanziamento assegnato.

COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO

Per richiedere il contributo è necessario rivolgersi a uno specialista del Servizio Sanitario, dipendente o convenzionato, al neonatologo o pediatra del punto nascita, al medico di medicina generale (MMG), al pediatra di libera scelta (PLS), che certificano le condizioni patologiche previste e prescrivono mensilmente le formule per lattanti incluse nel registro nazionale indicate all’art. 7, comma 1, del Decreto del Ministero della Salute 8 giugno 2001.

Le condizioni di salute che sconsigliano l’allattamento naturale in maniera temporanea devono essere rivalutate ogni mese. Per farne richiesta bisogna rivolgersi al PUA (Punto Unico di Accesso) della ASL di residenza che comunicherà la documentazione necessaria da presentare.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Determinazione Regione Lazio n. G01251 del 2 febbraio 2023
 


In caso di dubbi o per qualsiasi difficoltà relativa all’allattamento è consigliabile rivolgersi subito al Consultorio Familiari dove troverai un operatore disponibile anche per tutte rispondere alle possibili problematiche che caratterizzano prevalentemente il primo anno di vita del bambino.