Come affrontare il dolore
Il dolore nel parto è una delle maggiori preoccupazioni delle gestanti. Nei corsi di accompagnamento alla nascita, che è opportuno frequentare presso il tuo consultorio di zona presso il punto nascita in cui partorirai, affronterai questo tema. Il parto è diverso in ogni donna ed anche il suo vissuto. Il dolore del parto ha delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri perché ha una valenza speciale essendo finalizzato alla nascita del tuo bambino. Alla fine di ogni contrazione hai il tempo per recuperare energia. Per controllare il dolore puoi mettere in pratica gli strumenti acquisiti nei corsi di accompagnamento alla nascita. Mantenendo la calma e rilassandoti sentirai le contrazioni con minore intensità. Alcune donne scelgono di partorire con l'anestesia (parto-analgesia); la tecnica più usata è la peridurale, praticata dall'anestesista e che consiste nella scomparsa del dolore, rimanendo sveglie, attraverso l'iniezione di farmaci nello spazio peridurale lombare. Il tono muscolare e la motilità volontaria sono conservati. La parto-analgesia è una metodica sicura ed efficace, anche se può determinare un maggior ricorso al parto operativo che prevede l'utilizzo di ventosa o forcipe. Va detto che tale tipo di analgesia non è attualmente disponibile in tutti i punti nascita della regione.
Modalità di assistenza al parto spontaneo
Ogni punto nascita utilizza modalità diverse per l'assistenza al travaglio e al parto. Al momento dell'accettazione sarai visitata per valutare la posizione del bambino, il suo battito cardiaco e a che punto sei del travaglio. Ti sarà misurata la pressione arteriosa, il polso e la temperatura. È importante portare con te la cartellina degli esami eseguiti in gravidanza. Se necessario il medico potrà prescrivere ulteriori accertamenti. Il clistere e la tricotomia, ossia la rasatura dei peli, non sono pratiche raccomandate se non su tuo espresso desiderio. Esistono diverse modalità per valutare il battito cardiaco fetale durante il travaglio: l'ascoltazione intermittente rilevazione, attraverso un rilevatore ad ultrasuoni, del battito cardiaco fetale, ogni 15 o 30 minuti a seconda della fasi del travaglio; tale modalità consente una maggiore libertà di movimento rispetto alla cardiotocografia (definizione nella sezione Quando il parto si avvicina). Quando il collo dell'utero è completamente dilatato (circa 10 cm) inizierai ad avvertire delle spinte da parte del bambino che vuole uscire. Normalmente puoi scegliere una posizione libera per il parto e solo in alcuni casi può essere necessario eseguire un piccolo taglio detto episiotomia che si effettua nella porzione laterale destra del perineo (zona del corpo fra la vagina e l'ano). Questa pratica dovrebbe essere effettuata solo in caso di una particolare angustia dei genitali esterni, oppure in caso di necessità di un'assistenza operativa (uso del forcipe o ventosa) al parto vaginale.