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Dengue

Dengue

Informazioni generali

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare che abbiano precedentemente punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, periodo durante il quale la zanzara può assumerlo durante il pasto di sangue e successivamente trasmetterlo ad altri.

Il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus (zanzara tigre). La dengue è conosciuta da oltre due secoli, e circola soprattutto durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della dengue è andata aumentando in molte regioni tropicali.

Sintomi e quadro clinico

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura della zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Prevenzione e consigli

La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di essere punti dalle zanzare vettori del virus zanzare del genere Aedes solitamente diurne e particolarmente abbondanti nei centri urbani. Va prestata attenzione quando si pratica sport o si conducono animali domestici a passeggio specialmente in prossimità di macchie verdi, di zone acquitrinose, corsi d’acqua, fabbricati che possano dar rifugio alle zanzare adulte, in particolare nelle prime ore del mattino e nelle ore che precedono il tramonto. In queste situazioni è importante l’uso di repellenti, pantaloni lunghi e magliette con le maniche lunghe. In casa, in particolare in queste fasce orarie, è consigliabile l’uso di zanzariere e tende.
Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alle zanzare, prevenendo la formazione ed eliminando tutti i ristagni d’acqua che possano fungere da focolai larvali di queste zanzare, soprattutto nei centri urbani.
Altro elemento fondamentale nella lotta alle zanzare del genere Aedes in ambiente urbano sono le campagne di disinfestazione attuate routinariamente mediante l’uso di prodotti larvicidi e, in caso di conclamata circolazione virale, mediante l’irrorazione di adulticidi.

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.

La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica soprattutto nei casi di reinfezione con un secondo ceppo differente dal primo. Infatti, l’aver contratto la dengue protegge la persona solo contro lo specifico virus che l’ha causata ma non contro gli altri tipi virali.

In Italia, AIFA ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione un vaccino contro tutti i sierotipi del Dengue virus che può essere somministrato a bambini tra i 4 e i 6 anni e adulti di età superiore ai 45. Ulteriori vaccini sono in studio.

(in collaborazione con Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana "M. Aleandri" e SeRESMi- Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "L. Spallanzani" IRCCS)