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21 SETTEMBRE 2024 - GIORNATA MONDIALE DELL'ALZHEIMER
"Alzheimer, è tempo di agire!"
Settembre 2024 - 13° anniversario del Mese mondiale dell'Alzheimer: la stigmatizzazione e la disinformazione che circondano la demenza rimangono un problema globale. Normalizzare il linguaggio sulla demenza e mostrare cosa si può fare è la chiave per il cambiamento.
L’Alzheimer è una delle forme di demenza più diffuse: si stima che, in tutto il mondo, ne siano affette 18 milioni di persone, di cui circa 700mila solo in Italia. Il numero di persone affette da demenza è destinato a triplicarsi entro il 2050, è quindi indispensabile sfidare lo stigma sulla demenza e promuovere una migliore comprensione della condizione per ridurre l'impatto della demenza sugli individui, sulle famiglie e sulla società globale nel suo insieme.
Nella nostra Regione si stimano circa 100.000 casi (con diagnosi di demenza lieve, moderata e grave), a cui si aggiungono circa 70.000 casi stimati di soggetti con lieve deterioramento cognitivo, che necessitano di approfondimento e monitoraggio presso i servizi dedicati.
Il carico assistenziale della malattia non riguarda esclusivamente gli aspetti sanitari, ma anche l’elevato impatto sulla qualità di vita del paziente e di chi lo assiste. La presa in carico delle persone con demenza necessita di interventi multidisciplinari complessi, articolati e protratti nel tempo, in considerazione di una aspettativa di vita di 10-15 anni dalla diagnosi.
Lo scorso anno nel Lazio è stato elaborato un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per ridurre la variabilità sia nei percorsi di diagnosi e cura che in quelli organizzativi. Il coordinamento delle cure implica percorsi individualizzati e integrati, secondo una filiera condivisa tra professionisti dei servizi sanitari e sociosanitari. Le attività del PDTA sono in assoluta coerenza e sinergia con la recente programmazione degli interventi. Le attività previste nel PDTA sono richiamate e garantite anche attraverso la recente programmazione degli interventi di riordino della rete di servizi territoriali della Regione Lazio (Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026) volti proprio a potenziare l’assistenza alle persone con patologie croniche
La Regione Lazio, nel 2022, ha approvato il Piano di attività regionali finanziate con il Fondo per l'Alzheimer e le Demenze 2021-2023 per la realizzazione del progetto afferente alla linea di attività "La diagnosi tempestiva del Disturbo Neurocognitivo Maggiore". Il Progetto, che ha coinvolto 5 Aziende Sanitarie regionali (ASL Roma 2, ASL Roma 3, ASL Viterbo, ASL Frosinone, Policlinico Torvergata) ha puntato al potenziamento della diagnosi tempestiva delle diverse forme di demenza, sia attraverso un forte coinvolgimento della Medicina Generale e delle Cure Primarie sia attraverso il potenziamento delle attività dei CDCD coinvolti.
Nell’ambito delle attività progettuali è stato affrontato il tema della prevenzione dei principali fattori di rischio per l’insorgenza delle demenze (basso livello di scolarità, ipertensione, problemi di udito, fumo, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, isolamento sociale, consumo eccessivo di alcol, lesioni cerebrali traumatiche, inquinamento atmosferico) attraverso la sensibilizzazione della Medicina Generale e della Comunità e l’organizzazione di eventi informativi.
In considerazione dei risultati raggiunti, si intende estendere tale progettualità a tutte le AA.SS.LL. del Lazio, attraverso il prossimo finanziamento del Fondo nazionale Alzheimer e Demenze 2024-2026, già approvato in Conferenza Stato Regioni e di prossima pubblicazione in G.U.
Si segnalano le seguenti iniziative
- Il 18 settembre la Regione Lazio, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio ha presentato i risultati del progetto afferente alla linea di attività "La diagnosi tempestiva del Disturbo Neurocognitivo Maggiore".
Il Progetto, che ha coinvolto 5 Aziende Sanitarie regionali (ASL Roma 2, ASL Roma 3, ASL Viterbo, ASL Frosinone, Policlinico Torvergata) ha puntato al potenziamento della diagnosi tempestiva delle diverse forme di demenza, sia attraverso un forte coinvolgimento della Medicina Generale e delle Cure Primarie (formazione mirata e collegamento strutturato con il Centro per Disturbi Cognitivi e Demenze di riferimento), sia attraverso il potenziamento delle attività dei Centri per Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) coinvolti.
Una diagnosi tempestiva ed una precoce presa in carico della persona con demenza, che tenga in adeguato conto le ricadute sul sistema familiare, può migliorare la qualità di vita del paziente e del caregiver, nonché le condizioni di salute, sia in termini di prevenzione delle difficoltà che di costi evitati.
- L'IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER DOPO LA PANDEMIA DA COVID-19 - Quarto Rapporto Censis-Aima - Venerdì, 20 Settembre 2024 Ore:10:00 - Sala degli Atti Parlamentari - Biblioteca del Senato «Giovanni Spadolini» - Palazzo della Minerva, Piazza della Minerva, 38 - Roma